Questa mattina sono riuscita a prendere il treno... hanno ristabilito la linea... che strana atmosfera.. la solita caciara mattutina era ridotta in sguardi terrorizzati ogni volta che il treno rallentava...

Immersa nella lettura di un libro a me molto caro ho sentito il bisogno automatico di alzare gli occhi in prossimita' di una di quelle stazioni che restera' nella memoria di molti...

Il treno che rallenta... automatico... mille occhi puntati su quello che resta di due motrici... il malpensa express, ancora ribaltato sui binari, e l'omnibus... ridotto a mezzo vagone, completamente accartocciato... silenzio... la gente non respira neanche... un brivido lungo la schiena.. sento tremare ogni singolo muscolo... richiudo la mandibola rimasta aperta per non so quanto... e sento gli occhi bruciare... scende una lacrima.. non riesco a controllarmi.. e per chi mi conosce bene sa cosa intendo..

Arrivo in stazione e mi rendo conto quanta poca gente ci sia rispetto alle calche quotidiane... una voce annuncia che la linea malpensa e' soppressa.. pulman sostitutivi nello spiazzale.. e incrocio gli occhi dei macchinisti.. sguardo basso.. come se avessero paura di incrociare i nostri sguardi..

Faccio colazione in un bar dove non mi fermavo da tempo.. ed incontro una mia amica che non vedevo da un po'... parliamo del piu' e del meno.. dei disguidi.. dei corrispettivi mariti... e poi in metropolitana mi dice.. mentre parlavamo di una cosa in particolare.. "..c'e' d'aspettarselo da te.. tu non hai paura di niente!"

Ho sorriso.. forse se me lo avesse detto in un altro momento avrei risposto scherzando... ma dopo quello che ho visto stamane.. non ne sono piu' tanto sicura...