Non riesco a crederci... sono 3 anni... non pensavo ci sarei mai riuscita... ma con un marito così non è difficile! Ne abbiam passate di tutti i colori e sono sicura che altre disavventure ci aspettano ma a fianco a lui sento di poter superare l'impossibile...
Non è certo una persona facile, come del resto non lo sono neanche io, borbottone, pigro e a volte introverso... ma quando vuole sa essere generoso, disponibile ed adorabile... (non è colpa sua se è lunatico.. è del segno del cancro!! ;P) e mi ha dimostrato nei momenti più brutti della mia vita tutto il suo affetto, la sua comprensione e il suo supporto...
Tra me e lui basta uno sguardo... ci capiamo al volo... se c'è qualcosa che non va non c'è bisogno di sprecare parole... io lo conosco... com'è dentro.. cosa pensa e cosa vuole dalla vita... i buoni di cuore si sa... non pretendono mai tanto...
Non riusciamo mai a passare un pò di tempo assieme per via del lavoro... ma quel poco è vissuto intensamente... mi basta tenerci per mano e tutti i sentimenti vengono filtrati... amore, rispetto e gioia di essere assieme...
Io per lui e lui per me.. contiamo su di noi reciprocamente... nessuno può incrinare quello che sentiamo l'uno per l'altro...
Tre anni fa... alle 11:30 circa... in chiesa qualcuno ci leggeva queste parole...
Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline.
Somiglia il mio diletto a un capriolo o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
Ora parla il mio diletto e mi dice:
«Alzati, amica mia, mia bella, e vieni!
Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata;
I fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna.
Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia, mia bella, e vieni!
O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro».
Prendeteci le volpi, le volpi piccoline che guastano le vigne,
perché le nostre vigne sono in fiore.
Il mio diletto è per me e io per lui. Egli pascola il gregge fra i figli.
Prima che spiri la brezza del giorno e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto, somigliante alla gazzella o
al cerbiatto, sopra i monti degli aromi.
(il Cantico dei Cantici)
Pillola di saggezza postata dalla modestissima Cinzia1877 nel "vuoto" delle sue facoltà mentali alle ore
9:12 AM