Il film di Sabina Guzzanti corre sul confine tra cronaca e politica, ricostruendo la vicenda di Raiot, il suo programma satirico di cui lo scorso anno su Raitre andò in onda una sola puntata (... motivo per il quale appunto hanno dovuto creare il DVD!!). Da lì si dipana il filo del film-documentario: le querele con richiesta di danni miliardaria, brani della trasmissione, interviste. Ci sono anche Dario Fo, storici del teatro e comici britannici e francesi, che spiegano cos'è la satira, c'è Luttazzi che racconta di aver collezionato querele per 41 miliardi, Biagi che dice «Saccà mi ha licenziato con lettera con ricevuta di ritorno», Santoro che dice di aver bussato a tutti i tribunali per cercare di tornare a fare il suo lavoro. Il film prodotto dalla stessa Guizzanti sarà distribuito nelle sale da Lucky Red. A portarlo alla Mostra del cinema è stata l'Anac, associazione degli autori. Tra il pubblico foltissimo che ha seguito gli 80 minuti di proiezione nella grande sala del Palagalileo c'erano molti giornalisti italiani, ma anche stranieri e «festivalieri».
«NON E' UN FILM CONTRO BERLUSCONI» - «Questo non è un film contro Berlusconi - ha commentato Sabina Guzzanti - Non penso che Berlusconi sia un genio del male, anche perchè sicuramente non è un genio... (...e fin qui...nessun dubbio!). È un film contro il sistema marcio che consente a lui e a chiunque altro vada al governo di fare quello che gli pare». L'obbiettivo, aggiunge, è «far capire ai politici che devono fare quello per cui vengono votati . All'uscita del film è legato infatti un appello al prossimo governo, promosso da diverse personalità del mondo dell'informazione e della cultura, in cui si chiede che l'informazione venga sottratta al controllo politico, che la legge Gasparri venga abolita e che ne venga fatta una seria sul conflitto d'interessi. Sarà possibile firmare l'appello all'uscita di ogni sala, dove vorremmo mettere anche dei videobox per filmare i commenti degli spettatori». Il film arriverà nelle sale il 16 settembre.